Dinamiche di Gruppo: Come gestire i Maschi - In Attraction

Dinamiche di Gruppo

Come gestire i Maschi all’interno di un Gruppo

 

Una tra le domande che più frequentemente mi sento porre, riguarda proprio le dinamiche di gruppo della gestione di uomini, all’interno di un gruppo di ragazze.
Sfogliando pagine di manuali, ma anche navigando in rete, di (ipotetiche) soluzioni a questa situazione, se ne trovano tantissime.

Quello che spesso non viene preso in considerazione, però, è il contesto culturale del luogo in cui ci si trova.

Ne ho lette di tutti i tipi, ma le soluzioni più gettonate e ritenute funzionali, sempre seguendo questi fantomatici manuali, restano due:

1) “Amoggare” (risaltare direttamente/indirettamente l’inferiorità della persona, rispetto voi) il “maschio alfa” del gruppo;
2) Farsi amico dei ragazzi, iniziando le interazioni con loro;

Quali delle due risposte (quasi l’una, l’opposto dell’altra) è, quindi, la più idonea al nostro contesto culturale?

Onestamente?

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Nessuna delle due

Ma andiamo con ordine.

Analizziamo la prima:

Diamo per scontato che anche solo l’idea di far passare per idiota un’altra persona, per il solo principio di esaltare la nostra superiorità nei suoi confronti ed apparire “fighi” agli occhi delle ragazze che ci circondano, è sintomo stesso di “inferiorità” ed inadeguatezza al contesto.

Dichiarare apertamente “guerra” all’unico individuo che potrebbe effettivamente tornarci utile, nell’obbiettivo di incrementare la

buona riuscita dell’interazione con le altre ragazze, è decisamente un’idea del cazzo.

Se partirete con l’obbiettivo di farvi notare, prevalendo sui maschi, farete semplicemente la figura dei rompiscatole di turno, ridicoli e senza autoconsapevolezza, nè valore.

Punto due: ponendo che irragionevolmente decidiate comunque di optare per questa strada… considerate delle barriere alte da parte delle ragazze, già per via del contesto in cui siete l’ “estraneo” che va a fare lo sbruffone con i loro amici. Se effettivamente fossero loro amici, a chi pensate che darebbero contro, a prescindere?
Ed è così, che uno tra i più gettonati metodi risolutivi di “gestione maschi in un gruppo di ragazze”, risulta un flop.

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Almeno in un contesto, come il nostro, italiano.

Analizziamo, ora, la seconda risposta:

Non è sbagliata l’idea di farsi “amici” i ragazzi del gruppo: più potenziali wing avete dalla vostra parte, e più punti a favore di una buona interazione, potrebbero emergere.

La verità è che NON E’totalmente funzionale l’opzione di aprire il gruppo rivolgendosi esclusivamente a loro, soprattutto nei primi istanti.

Questo perchè?
Perchè il più delle volte, se inizierete a parlare con uomini, passerete gran parte la serata a parlare con loro.
Vedete la cosa per quello che è: volete conoscere una ragazza all’interno di un gruppo, ma con loro c’è un uomo.
Posto che, ovviamente, non può essere il fidanzato di tutte quante (anzi, in una dinamica del genere, nel 90% dei casi è un amico, magari gay) aprire il gruppo rivolgendo la parola a lui è totalmente fuorviante (e incoerente): volete conoscere una ragazza, quindi andate a parlare ad un ragazzo? A patto che non fraintenda sessualmente le vostre intenzioni, dicendovi “no, grazie”, sarà raro che vi introduca alle sue amiche. Perchè non è logico, per lui che è un uomo: se volevate parlare con una ragazza, potevate aprire una conversazione con lei. Ovvio, no?

Certo, questa resta comunque una via migliore rispetto all’opzione dell'”amoggamento” maschio, spiegata prima.
Non è totalmente sbagliata (perchè se una delle ragazze è incuriosita dalla vostra persona, mentre parlate all’amico,
il gancio per entrare nel gruppo di ragazze, lo trovate comunque), ma di certo non è la più FUNZIONALE.

Quindi, analizzate queste due risoluzioni decisamente mainstream, qual è la via migliore per la gestione maschi, in un gruppo di ragazze?

Molto semplicemente: aprite le ragazze.

Se i ragazzi si intrometteranno nell’interazione, gestirete anche loro, in maniera amichevole e trasformandoli in wing occasionali.
Così farete subito capire le vostre intenzioni, rimanendo coerenti e senza scatenare reazioni di ego, nè da parte di uomini, nè da parte di donne.

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Non abbiate timore dell’uomo all’interno del gruppo.

Davvero: è solo una persona come un’altra, ritrovato dentro ad un insieme di amiche.
Molto probabilmente non ha una relazione con nessuna di queste e, anche se fosse, lo paleserebbe subito.

Lo paleserebbe prima lei.

Quindi, piuttosto che temerli o volerli distruggere psicologicamente, sfruttateli.

Trasformateli in vostri wing, alleandovi (dopotutto siete l’unico membro del suo sesso, con il quale può avere lunghezza d’onda diretta).

E se nemmeno si intrometteranno nell’interazione, una volta aperte le loro amiche… strada ancora più liscia.
Volendo essere originali, potreste addirittura coinvolgerli voi, dopo diversi minuti dall’inizio, qualora non riusciste ad isolare la ragazza di vostro interesse.

Rifletteteci!

Un abbraccio,
Lo Staff di IN Attraction

 

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