Uomo sicuro di sé: come conquistarlo

Uomo sicuro di sèChe cos’è un uomo sicuro di sè? Bella domanda! Proviamo a prendere la questione da un altro punto di vista: quante donne vorrebbero accanto a sé un uomo insicuro? Nessuna. E anche quelle che potrebbero accettarlo, o addirittura vorrebbero convincersi che è l’uomo giusto, inconsciamente lo rifiutano.

Prima ancora di vedere esattamente che cosa sia, sappiamo che un uomo sicuro è, consapevolmente o no, qualcosa che le donne cercano. Mi spingerei oltre: qualcosa di cui hanno bisogno. E questo prescinde da ogni ideologia moderna o contemporanea, qui si parla di istinto. E bisogna andare indietro di molti millenni per realizzare che, la donna istintivamente è alla ricerca di un uomo che sappia potenzialmente prendersi cura della futura famiglia. Questo modo di pensare, dettato dalla necessità sedimentata nei millenni, porta al fatto che la donna cerchi un uomo sicuro di sé anche quando sta pensando a tutt’altro che a una famiglia.

E lo so che non va di moda ricordarlo, ma stai certo che un uomo insicuro in seduzione combinerà ben poco. Magari l’hai già sperimentato su di te.

Caratteristiche che deve avere un vero uomo sicuro di sé

Caratteristiche che deve avere un vero uomo sicuro di séE veniamo a noi, dopo aver visto che l’essere sicuro di sé è una caratteristica fondamentale che le donne, consapevolmente o no cercano in un uomo, vediamo di chiarirci le idee. Come deve essere un vero uomo?

Innanzitutto sfatiamo i miti. Fare gli stronzetti prepotenti, i delinquentelli, fare azioni da incoscienti, fare i “fighi”, tirarsela o peggio usare violenza, ogni genere di violenza, specie sui più deboli, non denota alcuna sicurezza. Semmai insicurezza e altri problemi che non trattiamo qui. Se vedi ragazze e donne affascinate da elementi di questo tipo è chiaro che il loro processo di maturazione mentale è fallito completamente o, per la giovane età, non è ancora iniziato. Femmine da cui, per ovvi motivi, mi terrei alla larga.

E finalmente, sgombrato il campo da quel che sicurezza di sé stessi non è, iniziamo col dire che quando troviamo un uomo che è sicuro delle sue capacità, delle sue scelte, dei suoi obiettivi e li raggiunge con determinazione e consapevolezza, con ogni probabilità ci troviamo di fronte a un vero uomo sicuro di sé.

Vediamo che caratteristiche salienti che presenta un uomo sicuro di sé:

· Consapevolezza

· Fiducia in sé stesso

· Determinazione

Parole che vanno spiegate, vista la confusione che regna.

Consapevolezza

Viene spesso definita come il rendersi conto in maniera completa che qualcosa esiste. La consapevolezza è tale quando conosciamo e siamo in grado di comprendere in maniera completa o molto elevata situazioni e persone.

E quindi quando un uomo riesce a comprendere sé stesso in questa maniera, questa consapevolezza si riflette sul resto del mondo. La vera conoscenza è qui.

Un uomo consapevole di sé stesso riesce a comprendere il mondo ed è sulla buona strada per comprendere gli altri.

Fiducia in sé stesso

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La consapevolezza porta quindi l’uomo a conoscersi profondamente, capire i suoi punti di forza e quelli dove necessita miglioramenti. Da qui nasce una crescente fiducia in sé stesso, poiché egli avrà una visione consapevole di ciò che lo riguarda.

E del resto è normale: ci fidiamo di ciò che conosciamo, che sia un utensile o una persona.

Determinazione

Questo è forse il termine su cui si equivoca più facilmente. Procediamo per gradi e per prima cosa sgombriamo il campo da equivoci: la determinazione non è testardaggine. Non è solo perseveranza, tantomeno senza chiaro obiettivo.

Determinazione è una caratteristica che si compone di molti fattori, vediamo almeno i principali:

· Non arrendersi alle difficoltà, ma anzi, esser certi che i progetti e gli obiettivi, specialmente quelli importanti, incontreranno per forza difficoltà e problemi. Un uomo determinato già sa, già prevede, se possibile, le difficoltà. Sa che cadrà più volte, ma sa anche che dovrà rialzarsi una di più. Un uomo determinato non è un illuso.

· Focus un uomo determinato è concentrato e non si fa distrarre dalle sirene che spesso giungono nella vita e cercano di sviarci dai nostri obiettivi. Questo accade anche in modo subdolo, dove eventi apparentemente slegati dal nostro obiettivo, cercano di catalizzare la nostra attenzione e di fatto ci distolgono da ciò che perseguiamo, facendo perdere la concentrazione. Un uomo determinato è pronto a questo e quando un evento improvviso, magari anche grave, giunge, lo incasella subito nel posto che gli compete e non si fa sviare.

· Silenzio nella mente di un uomo determinato ci sono poche voci. Non c’è spazio per quelle di coloro che vorrebbero scoraggiarlo o peggio canzonarlo. Un uomo determinato sa che la voce più difficile da zittire è proprio la sua, quando vorrebbe farci desistere.

· Azione Nel raggiungere un obiettivo l’azione è fondamentale. Pare ovvio, ma c’è in giro chi pensa che le cose debbano piovergli in testa. Non è così, o meglio, il pioverci sulla testa è tipico degli eventi negativi su cui non abbiamo potere o influenza alcuna. Quando abbiamo chiaro il nostro obiettivo e focus su di esso dobbiamo agire, indipendentemente dal nostro livello di motivazione, di umore, di tempo atmosferico e qualunque altro evento interno o esterno ci possa condizionare.

· Miglioramento Se è chiaro che un obiettivo ben scelto è il sole che splende su di noi e che non ci abbandona mai e quindi non può e non deve cambiare, è altrettanto chiaro che un uomo determinato sa bene che la strada per raggiungerlo può cambiare. Se quella che ha in testa non funziona è pronto a cercarne altre, non esita a fermarsi a riflettere e migliorarsi interrogandosi quale nuova strada prendere. Non è cocciuto, né orgoglioso al punto di voler imporre a sé e magari agli altri strade che sono evidentemente poco utili.

Viste tutte queste cose è evidentemente chiaro che un uomo diventa sicuro di sé non di colpo, anche se ho visto uomini diventare certamente più sicuri di sé dopo un trauma, come un lutto o il non raggiungimento anche drammatico di un obiettivo.

È altrettanto chiaro che chi non si mette in gioco, chi non accetta anche il rischio di sbagliare, non diventa sicuro di sé.

Come conquistare un uomo sicuro di sé

Come conquistare un uomo sicuro di sèUn uomo sicuro di sé, abbiamo visto, è un po’l’obiettivo, conscio o inconsapevole, della stragrande maggioranza delle donne ed è quindi ovvio che eserciti grande fascino. È possibile che si tratti di uomini maturi, con spesso storie di successi lavorativi alle spalle. Insomma se sei una ragazza giovane dovrai ricalibrare un po’i tuoi parametri, ma potrebbe essere una bella sfida.

Si tratta mediamente di uomini che sanno cosa vogliono e non amano perdere tempo.

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dati personali

Da evitare:

· Parlare a vanvera. Un uomo consapevole detesta le persone mediocri che parlano per sentito dire o per moda. Perciò parla con cognizione di causa. Se non sai chiedi.

· Atteggiarsi a donna vissuta. A meno che non abbia gusti particolari, un uomo sicuro di sé non sa che farsi di una femmina che si atteggia a donna vissuta.

· Tempo. Come già anticipato, un uomo sicuro di sé non ama sprecare il suo tempo. E perciò se te ne dedica è un buon segno, ma se dovesse rendersi conto di sprecarlo con te, il game over sarà molto vicino.

Invece passiamo a qualche consiglio per conquistare un uomo sicuro di sé:

· Conquista. Un uomo sicuro di sé potrebbe gradire l’idea di conquistarti, tu faglielo credere. Ovviamente fallo ‘sudare’ un po’. Lasciagli fare la prima mossa e lasciagli guidare il gioco, o almeno fagli avere questa impressione. Allo stesso tempo dovrai dimostrare carattere sufficiente a porre paletti ben precisi, specie all’inizio. Non gli è concesso tutto.

· Scegli bene i tuoi argomenti. Parla con cognizione di causa, avventurati in territori che conosci. Chiedigli, se è un professionista o un imprenditore, come ha cominciato? Come ha raggiunto questo o quel traguardo? Non ti mancheranno, in questo modo, argomenti per conoscerlo bene.

· Lascialo libero. Non sembra un’arma di seduzione, ma lasciargli i suoi spazi e non essere ossessiva ti aiuterà. Un uomo sicuro di sè, specialmente se single da tempo, avrà informato la sua vita a regole personali e si è certamente scavato i suoi spazi. Una donna, anche più giovane potrebbe essere la benvenuta, sempre che rispetti il suo stile di vita, i suoi tempi e spazi. Non provare nemmeno per sogno a cambiarlo.

· Conversazione. Dopo quel che abbiamo visto potrebbe sembrare un terreno minato, ma in effetti non lo è. Dopo avergli fatto raccontare qualcosa di sé, inizia a capire cosa gli piace, quali sono i suoi interessi e confrontali con le tue preferenze. Lì potrai iniziare a scoprire qualche punto in comune che potrebbe essere un ottimo ‘fire-starter’ per una buona conversazione, oppure sfruttare le differenze, ad esempio così: “Ho visto che ti piacciono i quadri del XVII secolo/le intelligenze artificiali ecc… non ci ho mai posto più di tanta attenzione, come hai iniziato questa tua passione?”

Cosa fare e cosa non fare davanti ad una donna: non deve saper tutto di te

È ovvio che una persona insicura, dovendo impressionare ad ogni costo, tenderà a parlare troppo, raccontando molto della sua vita, o, peggio inventando. Per quando qualche informazione (vera) vada data, in effetti bisogna conoscersi, esse vanno centellinate. La seduzione vive anche di mistero, di fantasie.

Se ucciderai questo fattore spiattellando tutto di te in faccia all’altra persona, è ovvio che il tuo potenziale seduttivo andrà a zero.

Cosa dire e non dire, cosa fare e non fare non si può certo vedere in questa sede, spetta, in ultima analisi, a te stabilirlo anche in base a chi hai di fronte, ma lascia sempre un alone di mistero attorno a tutto quel che ti riguarda.

Come migliorare la propria sicurezza e autostima

La costruzione di un individuo è come costruire il duomo. Esiste un detto: ‘è la fabbrica del duomo’ e si vuole indicare una costruzione che non arriva mai alla fine. E in effetti se guardiamo l’inizio dei lavori di famose cattedrali e la confrontiamo con la fine dei lavori, spesso passano secoli. Esistono degli esercizi per migliorare la tua autostima: provali!

È quindi un’impresa priva di senso? No, ma dovrai essere consapevole che è un processo estremamente complicato, a volte molto lungo e, di fatto, andrà avanti per tutta la vita. Del resto, per ottenere monumenti come le cattedrali sparse per l’Europa i nostri antenati erano consapevoli che ci sarebbe voluto molto tempo e impegno. Proprio quello che oggi, nell’epoca del tutto, non subito, ma ieri, si rifiuta. Tutto è urgente, tutto è stra-importante e tutto è per ieri. Non funziona così, anche se ricordarlo è assai fuori moda. Un uomo sicuro di sé lo sa bene. Un uomo sicuro di sé riesce ad assegnare efficacemente gradi di priorità a ogni evento.

Ora che sappiamo che ci sono cose che non seguono le mode dell’ultravelocità, e che quindi richiedono tempo, ma non solo, che ogni cosa ha il suo grado di importanza, dobbiamo chiederci da dove cominciare. E, se parti da un livello che ritieni essere basso o peggio, non ti devi affatto scoraggiare. Non ha importanza da dove parti, ma è assai più rilevante il processo. Vediamo qualche step fondamentale:

· Prenditi cura di te stesso

“Tu vali” diceva una pubblicità tanto insistente quanto noiosa, eppure è un concetto interessante. Una persona insicura ritiene spesso di avere uno scarso valore. E di frequente è una persona poco curata, ciò vale in ogni ambito, dal vestiario all’organizzazione della sua giornata. Il primo step è iniziare a prenderti cura della tua vita in ogni aspetto, cominciando dal tuo aspetto fisico. È ovvio che vedendo allo specchio un corpo poco curato, la nostra autostima non potrà crescere. Devi accettare il fatto che ciò che vedi lancia precisi segnali al tuo cervello e questo li registra a livello inconscio. Sta a te scegliere che segnali mandargli.

Ovvio, la pigrizia sta a zero, questo è un pre-requisito. Ma tieni a mente che prendersi cura di sé stessi, cominciando da una acconciatura che incornici bene il tuo volto, un abbigliamento che valorizzi meglio la tua fisicità per proseguire con l’organizzazione ordinata della tua giornata può essere divertente e regala molte soddisfazioni.

· Ma come ti parli?

Niente neologismi, voglio farti fermare e riflettere sulla importanza fondamentale dell’autocomunicazione. Come ti parli, come parli a te stesso, che immagine di te stesso proietti nella tua mente? Già perché una buona parte dell’autostima passa da questo canale. Non si tratta di mentire a te stesso, sarebbe un grave errore, ma rendersi conto dei propri pregi ed essere consapevole delle proprie aree di miglioramento

(volutamente non le ho chiamate difetti). È un piccolo esempio di autocomunicazione positiva che da una parola negativa e statica: ‘difetti’, porta a una parola assai meno negativa e del tutto dinamica: ‘aree di miglioramento’. E non nasconde certo che quelle aree non vanno bene, ma le mette sotto una luce del tutto diversa. Ovvio che devi fare qualcosa per migliorare quelle aree. Già perché gli elementi che nella nostra vita non vanno, le nostre caratteristiche non proprio positive, non sono scolpite nella pietra. C’è qualcosa che non va? Cambia!

Ma se invece la tua mente è piena di ‘spazzatura’, piena di negatività e staticità che tu ormai per abitudine alimenti, la tua vita sarà piena di spazzatura. Ripensa a come ti parli, a come comunichi con te stesso a come alimenti la tua mente.

· Obiettivi chiari

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Prendi un uomo di successo, da qualche fondatore di multinazionale, al professionista che sta nel palazzo di fronte e che hai visto passare da un’utilitaria, quando ha cominciato, a una supercar nel giro di qualche anno e chiedi loro quali sono gli obiettivi per i prossimi mesi e anni. Ti garantisco che non ne uscirai più. Ti faranno una testa così, se avranno voglia di dirti tutto quello che hanno in mente.

E quindi chiedi a te stesso cosa vuoi davvero. La scelta dell’obiettivo è determinante. Sceglilo bene, perché se svanisce quando sei triste, o se ti sembra superfluo quando sei gioioso, non è un buon obiettivo. Se pensi ‘massì, c’è tempo’, non è un obiettivo.

Come sentirsi un uomo sicuro di sè senza sembrare un pallone gonfiato

Senza sembrare un pallone gonfiatoDomanda ricorrente. Ci si sente sicuri di sé quando lo si è. Bella scoperta, no?

In realtà non ci si sente propriamente sicuri di sé. Non è una sensazione, come la sazietà o il sonno.

Quindi non è qualcosa di avvertibile in maniera positiva.

Ci si rende conto di essere sicuri di sé, o almeno più sicuri di sé, quando ci si sente tranquilli anche in situazioni che prima ci caricavano di ansie e aspettative esagerate.

Lo si avverte quando non sentiamo alcun bisogno di compiere azioni particolari per farci vedere e non abbiamo alcuna necessità di farci notare. Percepiamo di essere più sicuri di noi stessi quando dell’approvazione altrui non sappiamo più che farcene. Perché è della tua approvazione che hai bisogno. E altrettanto poco ci riguarda di cosa gli altri potranno mai pensare di noi e delle nostre azioni, perché ogni sera farai i conti con te stesso su ciò che hai fatto, ma soprattutto non hai fatto, durante la giornata.

Ci rendiamo conto di essere più sicuri di noi stessi quando nelle varie situazioni che viviamo pare che tutto inizi a essere più chiaro e raggiungibile e altrettanto chiaro ci sembra il come lo raggiungeremo. È come se ogni situazione, apparentemente ingarbugliata, o che tempo prima poteva apparirci tale, prenda forma lentamente come migliaia di tesserine che vadano a comporsi in un mosaico. Quel che succede attorno ci turba molto meno rispetto a prima. Ci sembra di avere più controllo di prima sulla nostra vita e sulle cose che succedono. La nostra mente è molto più libera. Ci è chiaro che non tutto quello che la vita ci propone è utile e con normalità scartiamo quel che non è utile a noi, al nostro obiettivo, anche se magari a prima vista sembra

un qualcosa di gradevole o apparentemente interessante. Ora sai, con la consapevolezza che abbiamo visto, che non hai più tempo da perdere con cose inutili.

Proprio l’opposto di un pallone gonfiato. Che per impressionare e catturare l’attenzione è costretto a fare azioni particolari, raccontarne anche di peggio, tanto poi chi ci crede?

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