
Intanto bisognerebbe chiarirsi su cosa intendete per amici. Forse qualcuno con cui semplicemente uscire la sera o fare un aperitivo? O magari una persona che da uno sguardo già capisca che qualcosa non va e già da subito vi dica: “Dimmi un po’…”. O che vi fissi e vi dica: “Conosco quel sorrisetto… raccontami tutto!”
Non ho amici ma amiche sì

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Non ho amici: perché

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Non ho amici e non esco mai

Invece, al momento giusto, potreste dirgli: “Sai ho visto/letto/mi hanno detto che Jimi Hendrix suonava una Fender Stratocaster tenendola al contrario? Ma è vero? Perchè lo faceva?” Statelo ad ascoltare con vero interesse, se fingerete se ne accorgerà subito. Cogliete l’occasione per ampliare i vostri orizzonti e potreste scoprire di avere interessi, opinioni e preferenze in comune. O magari no, ma avrete aperto una finestra sul mondo della musica che prima non avevate. E qui sta il “miracolo”: svuotando voi stessi del vostro ego, dei vostri problemi, dei vostri manga ecc… avete fatto spazio a nuovi argomenti e a una nuova persona. E vi sarete arricchiti. Quante persone invece rovesciano addosso agli altri i loro problemi, ansie o anche elementi positivi come passioni, interessi, ma tutto scivola via sull’interlocutore (che però farebbe volentieri lo stesso). In effetti vorremmo solo essere compresi o condividere qualcosa che ci sembra importante. E invece notiamo, con disappunto, che gli altri sfuggono. E così restiamo delusi e pensiamo: “Ecco, non mi vuol capire”. In realtà qui ci stiamo chiudendo in noi stessi impedendoci davvero di capire. Come si può “fare breccia”? Mettetevi in testa che questo non può succedere se prima non farete un passo indietro. Ma il bello deve ancor venire, perchè, riprendendo il nostro esempio, a questo punto il vostro interlocutore appassionato di chitarre elettriche, vi avrà spiegato che Hendrix era mancino e le chitarre left-handed erano poche e difficili da ottenere, Jimi non poteva certo permettersi di aspettarle perché le chitarre con lui duravano… davvero poco! Dopo aver finito, il vostro “aspirante amico” sarà pronto per chiedervi: e tu? E qui, lo rintontirete finalmente con i vostri adorati manga? No, altrimenti vanificheremmo tutto ciò che abbiamo costruito: gliene parlerete con parsimonia, non rischiamo di annoiarlo, proviamo a interessarlo, se vogliamo costruire una buona interazione. Rendetelo protagonista della relazione e non un semplice ascoltatore dei fatti vostri; con ogni probabilità sarà un musicista, magari suona in un complesso, forse tra non molto faranno un concerto. Chiedeteglielo, sarà contento se andrete. Facile che vi presenti la sua cerchia di amici intervenuti al concerto. Sembra facile vero? No, non lo è affatto se siete dei solitari non abituati all’interazione, il costo emotivo che dovrete pagare sarà elevato, sicuramente incontrerete fallimenti, ma ne vale la pena. O preferite stare a lamentarvi,
interrogandovi sul ‘perchè non ho amici?’ quasi vi domandaste, senza risposta, il senso della vita? Non bisogna dimenticare che il rapportarsi con le persone è un bisogno che avete voi e che hanno anche gli altri, perciò i dubbi e gli interrogativi che avete voi li hanno anche gli altri, chi più, chi meno. Una buona interazione non si costruisce in un giorno, ma è un processo fatto di piccoli passi fatti con costanza e possibilmente nella giusta direzione. Non deve essere percepito come un dovere, ma deve essere il piacere della scoperta di mondi e persone nuove. Non avete idea di cosa si nasconda là fuori se solo si avesse voglia di approfondire… e ascoltare un po’ gli altri.
Dove e come conoscere gente nuova? Qui tocchiamo un punto importante. Apritevi: aprite la vostra mente così come i vostri orizzonti, ma come fare? Nuovamente: fate un passo indietro, come nell’esempio e lasciate entrare nella vostra vita gli altri, i loro argomenti, i loro sogni, i loro problemi e col tempo le loro confidenze, che farete il favore, a loro e a voi, di tenere nascoste. Nessuno vuole un amico che sparga in giro i segreti.
E poi, se siete appassionati di manga/paracadutismo/caccia di Pokemon cercate altri che condividano la vostra passione, sfruttando qualunque canale, dal web, alle associazioni; sarà molto più semplice legare con persone con cui già si condivide qualcosa.
Tutto questo presume una cosa però: una volontà che trasformi i pensieri giusti in azioni giuste sul campo. Qui la pigrizia di chi sta seduto sul letto a guardare il telefono o fissare il vuoto, autocommiserandosi e dicendosi: ‘mi sento solo, senza amici’ o ‘perchè non ho amici?’ per poi non far niente, l’avrete ben capito, non ha spazio.
Ma supponiamo che siate stati davvero bravi a cambiare rotta e adesso disponiate di un buon circolo sociale di persone, dalla provenienza più disparata, che vi stimano, vi cercano e voi siate felici di ricambiare. In qualche modo siete riusciti a donare loro un po’di spazio nel vostro cuore e un po’del vostro tempo e la cosa è reciproca. I tempi del: ‘perchè non ho amici’ solitario sul letto ad autocommiserarsi sono lontani. Ora vorreste però qualcosa di più, un amico vero, una persona ad esempio, che ci sia quando ne abbiate bisogno senza che nemmeno voi glielo chiediate, perchè vi ha già capito. E naturalmente siete disposti a fare altrettanto. Una vera amicizia è merce rara, ma è ovvio che potrà sorgere tra due persone che possono condividere interessi e passioni, ma soprattutto un sistema di valori, una sorta di codice non scritto che entrambi conoscete. La fiducia reciproca deve essere totale ed è chiaro che un rapporto del genere si costruisce nel tempo; la fiducia è un bene raro e fragile che si consolida come risultato di molte promesse piccole e grandi mantenute nel tempo. Non è sufficiente: per farla durare bisogna aprirsi anche alla comprensione dell’altro e quindi non vi basterà più più lasciar spazio perché possa entrare nella vostra vita, ma bisogna saper gestire e comprendere anche quando, dentro di voi, entreranno le delusioni e le sofferenze. Che saranno inevitabili.
Spesso, tuttavia, il considerarsi “vero amico” è una cosa unilaterale: ben più rara è l’amicizia vera bilaterale. Ma sappiate che esiste e vale davvero la pena di cercare di costruirla.


					




